IMPRENDITORI DI SUCCESSO

Da cosa nasce cosa

Come promuovere la propria attività in modo memorabile? Per vendere non basta sapere come pubblicizzare un prodotto, bensì avere un’idea imprenditoriale di successo e una strategia di comunicazione pianificata. La rigenerazione è questo: la voglia di fare impresa per distinguersi e dare vita a idee di successo.

Scopri chi ha fatto della rigenerazione il suo successo

Adriano Olivetti

“Il lavoro dovrebbe essere una gioia ed è ancora per molti un tormento, di non averlo, di fare un lavoro che non serva, che non giovi a un nobile scopo."

Nato nel 1901, morto nel 1960, è stato un ingegnere e imprenditore di grande rilievo nella storia italiana nella quale si è distinto per innovativi progetti industriali. Ha ereditato dal padre Camillo quella che è oggi la Olivetti S.p.a. una delle aziende più importanti al mondo nel campo delle macchine da scrivere e dell’elettronica.

Adriano Olivetti riuscì a creare nel secondo dopoguerra italiano un'esperienza di fabbrica nuova fondando la sua azione imprenditoriale sull’equilibrio tra solidarietà sociale e profitto. L’attenzione per il benessere dei propri dipendenti, l’innovazione e la creatività fanno fatto di lui un luminare dell’attività industriale. Oltre a questo si è distinto per lo spirito umanista, accogliendo scrittori, artisti, disegnatori e poeti presso di sé, convinto che anche queste figure potessero arricchire il suo lavoro.

Enzo Ferrari

“I sogni fanno vivere l'uomo. Il destino è in parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo."

Nato nel 1898, morto nel 1988, Enzo Ferrari è stato un imprenditore e pilota automobilistico italiano, fondatore della celebre Scuderia Ferrari. Ha partecipato e vinto diverse gare di Formula 1, carriera che è sfociata poi nella creazione della scuderia della casa automobilistica Ferrari, azienda trasformata in società per azioni negli anni Sessanta e ancora oggi orgoglio ingegneristico e sportivo italiano.

Le vetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, sono il risultato del lavoro di illustri progettisti e designer internazionali che hanno contribuito alla creazione del mito del Cavallino Rampante, riconosciuto come uno dei marchi più influenti al mondo.

Giovanni Rana

“Soltanto dopo molti anni di passione si può conseguire il vero successo"

Nato nel 1937, è un grande imprenditore italiano, fondatore del gruppo Pastificio Rana e leader mondiale nel campo alimentare. La sua attività nasce di modeste dimensioni nel 1961, ha sviluppandosi successivamente come brand famoso in tutto il mondo, grazie anche alla volontà di Rana di “metterci la faccia”, promuovendo di persona i propri prodotti in spot televisivi ancora oggi celebri.

Giovanni ha ideato una macchina che riproduce i movimenti della mano di un pastaio, dando alla sua pasta le stesse qualità della pasta fatta a mano. Oggi Rana è senza dubbio leader in Europa della pasta fresca, e continua a radicare il proprio successo su innovazione, comunicazione e una vera e propria ossessione per la qualità, che gli è valsa la fiducia di milioni di consumatori in tutto il mondo.

Pietro Barilla

“Tutto quello che facciamo è amore per il futuro"

Nato nel 1913, morto nel 1993, Pietro Barilla è stato imprenditore italiano titolare per oltre cinquanta anni della multinazionale alimentare Barilla e nipote del fondatore dell’azienda. Sua la scelta di focalizzare l’attività di produzione unicamente sulla pasta, portando al successo l’azienda e trasformandola in società per azioni.

Barilla fu un appassionato d’arte, un mecenate del settore culturale, il fondatore di una rivista letteraria e coltivò numerose amicizie con artisti prestigiosi. Attento ai bisogni dei propri dipendenti e aperto al confronto costruttivo, credeva nel dialogo come strumento per migliorare la vita lavorativa.

Luciano Nicolis

“Noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro"

Nato nel 1933, morto nel 2012, è stato un grande imprenditore italiano, leader in Italia nel recupero e lavorazione della carta da macero. Il suo spirito imprenditoriale nasce dalla dedizione al sogno che coltiva per tutta la vita e che loa accompagna nella crescita da ragazzino a uomo adulto, alimentando la sua sfrenata passione per le auto, le moto, i motori.

Tutto ciò si concretizza nella creazione del Museo Nicolis: alle centinaia di visitatori che ogni anno imboccano la strada per il Museo alle porte di Verona, si presenta una struttura avveniristica, scintillante di vetro e d’acciaio. Nicolis è riuscito nel corso degli anni a recuperare, restaurare e riportare allo splendore originario tante vetture meravigliose, restituendo al mondo dell'auto e in generale alla cultura italiana un patrimonio che sarebbe andato irrimediabilmente perduto.

Bruno Munari

“L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi"

Massimo artista e designer italiano, i suoi contributi spaziano dalla pittura alla scultura, dal cinema al disegno industriale. Bruno Munari si caratterizza per essere una delle prime figure artistiche del mondo della comunicazione legate alle realtà imprenditoriali italiane del boom economico.

Come protagonista nell’arte della comunicazione è ricordato per la sua intensa creatività, e per essersi interessato alla didattica e allo studio delle discipline artistiche con il loro potere mediatico.

Michele Ferrero

“Il segreto del successo? Pensare diverso dagli altri e non tradire il cliente"

Da una semplice pasticceria a Torino, la famiglia Ferrero ne ha fatta di strada. A partire dalla fondazione dell’azienda, il 14 maggio 1946, la crescita di uno dei colossi dell’industria dolciaria italiana e internazionale è stata costante. Merito del lavoro di Michele Ferrero che dall'età di soli venti anni partecipa attivamente alla crescita dell’impresa.

Dal padre apprende l’arte e la creatività, mentre dallo zio Giovanni comprende l’importanza dell’organizzazione commerciale e della struttura. La sua abilità è stata nel comprendere il mercato di riferimento e i bisogni del consumatore, creando sempre innovative categorie del lavoro.

Miuccia Prada

“What you wear is how you present yourself to the world… Fashion is instant language"

Stilista e imprenditrice italiana, ha saputo guidare con grande talento l’azienda Prada trasformandola negli anni in una delle case di moda più importanti del mondo. Assieme al marito che l’ha affiancata nella gestione dell’azienda, è divenuta celebre negli anni ’80 grazie alle sue prime collezioni di borse nere in nylon.

Dotata di un particolare talento nella gestione pionieristica della sua azienda, ha conseguito numerosi premi per il suo contributo alla moda internazionale. Il marchio Prada è celebre in tutto il mondo, sinonimo di qualità e stile Made in Italy.

David Ogilvy

“Quel che si dice è molto più importante di come lo si dice"

Pubblicitario britannico, nel corso della sua giovinezza ha svolto diversi lavori e mestieri, dallo chef al venditore porta a porta. Proprio come venditore ottiene un grande successo che gli vale un posto nell’agenzia pubblicitaria del fratello.

Anni dopo, con la fondazione della Hewitt, Ogilvy, Benson & Mather diverrà uno dei più importanti e famosi pubblicitari della seconda metà del ‘900. Celebre è il suo manuale pubblicitario, dato alle stampe nel 1983: Ogilvy on Advertising.

Mario Silvano

“Il venditore che inizia dovrebbe leggere tanto […] per diventare dapprima consapevole di cosa comporta questa professione e capire poi quali sono le attitudini richieste al venditore."

Autorevole formatore di manager italiani da oltre 50 anni, Mario Silvano è celebre in tutta Italia.

Venditore per eccellenza, degne di nota sono le sue opere e le produzioni che parlano di lui, tra libri e corsi che lo attestano come uno dei più grandi osservatori della realtà imprenditoriale odierna.

Ernest Henry Shackleton

“Meglio un asino vivo che un leone morto"

Esploratore britannico-irlandese, e protagonista della prima spedizione antartica, divenne celebre grazie all’eroico salvataggio di tutti i membri dell’equipaggio durante il secondo tentativo di traversata del continente antartico.

Obiettivo delle sue avventure fu il progresso derivante dalla conoscenza del continente e dall’analisi meteorologica del pianeta. È ricordato per la sua perseveranza e grande voglia d’avventura, ma anche per il suo rispetto per i componenti delle squadre che lo hanno affiancato durante le spedizioni estreme.

Henry Ford

“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo"

Fondatore della Ford Motor Company, società leader nel settore automobilistico,la sua attività imprenditoriale è riconosciuta in tutto il mondo come esemplare unico di successo aziendale. Non solo è considerato il padre dell’automobile, ma anche della catena di montaggio nell’industria.

Henry Ford, di umili origini e fglio di agricoltori irlandesi, grazie alla sua passione sin dall'infanza per la costruzione di macchine e motori a vapore e idrauliche, nel 1888 decide di trasferirsi a Detroit per diventare ingegnere. Dopo aver inventato il primo quadriciclo semovente a motore, diviene imprenditore di successo, creando un colosso del settore grazie alla sua creatività, alla determinazione e al suo impegno.

Bill Bernbach

“Mi dispiace vedere che ormai adoriamo sempre più la tecnica e non i contenuti. Io non voglio scienziati. Io non voglio gente che faccia la cosa giusta. Io voglio gente che faccia cose ispirate"

William, universalmente noto come Bill nacque a New York, il 13 agosto 1911. Nel 1932 entrò come fattorino presso le Distillerie Schenley. Oltre a consegnare la posta, Bill scrisse un annuncio per l'American Cream Whiskey, un prodotto delle Distillerie per le quali lavorava.

L'annuncio apparve qualche tempo dopo, esattamente come l'aveva scritto, senza che il suo nome fosse citato in alcun modo. Il presidente dell'azienda, Lewis Resenstiel, ordinò che a Bill Bernbach fosse subito dato un lavoro nel reparto pubblicità. Nel 1949 nacque la Doyle Dane Bernbach, l'agenzia che segnò il trionfo del talento creativo di Bill Bernbach. Le sue campagne più famose, alla DDB, rimangono quelle per Ohrbach's, per Levy's, Avis, El Al, Chivas Reagal,Volkswagen e molte altre.

Jeffrey Eugenides

“Preferisco trovare ispirazione per strada, passeggiando: nei negozi, negli ospedali. Cammino e vedo cosa succede"

Eugenides nasce a Detroit, l'8 marzo del 1960. La sua opera più famosa fu Il romanzo Le vergini suicide, pubblicato nel 1993 ch ottenne un successo internazionale in seguito all'adattamento cinematografico del 1999 realizzato da Sofia Coppola. Eugenides si è mostrato restio alle apparizioni in pubblico o a svelare dettagli della sua vita privata, ad eccezione degli incontri con i lettori nel Michigan durante i quali espone minuziosamente l'influenza delle sue esperienze scolastiche nei suoi lavori.

Bernardo Caprotti

In un colloquio disse della classica busta gialla per la spesa: “È la mia ventiquattrore, non è una busta normale, l’ho fatta fare con plastica più pesante, più ricca”.

Figlio del proprietario di un’azienda cotoniera della Brianza, dopo essersi laureato in Giurisprudenza, Caprotti andò in Texas, dove lavorò come montatore meccanico, per rientrare in Italia a 26 anni e assumere la direzione della ditta di famiglia. Poi il salto nel mondo della grande distribuzione. Il primo supermercato italiano, all’epoca targato Rockefeller, in viale Regina Giovanna a Milano, veniva inaugurato nel 1957. A 40 anni, Caprotti riuscì a scalare la società che aveva costruito a Milano quel primo negozio di grande distribuzione, la Supermarkets, e la chiamò Esselunga quando si accorse che i clienti indicavano i suoi negozi con un articolato giro di parole: “Il supermercato con la esse lunga“.

«Ero l'unico che parlava l'inglese - ma più di questa gran qualità non avevo». Poche interviste e tanto lavoro, Caprotti è stato l'anima della catena di supermercati Esselunga arrivata ad avere oltre 22 mila lavoratori. Nel 2007 aveva scritto il libro «Falce e carrello» in cui non risparmiava critiche al sistema della cooperative e ai supermercati Coop. Per questo era stato condannato a risarcire Coop Italia con 300 mila euro. Una leggenda vuole che Caprotti visitasse i supermercati per verificare di persona come venissero trattati i clienti.

Umberto Veronesi

“In tanti vorranno sapere se in questo mio riflettere, e studiare, e impegnarmi incessantemente per tante cause ho trovato il senso della vita. Sì, ho una risposta: la vita forse non ha alcun senso. Ma proprio per questo passiamo la vita a cercarne uno. L'importante non è sapere, ma cercare.”.

Fondatore e Presidente della Fondazione Umberto Veronesi, ha ricoperto il ruolo di direttore scientifico emerito dell'Istituto europeo di oncologia. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università Statale di Milano nel 1952, decide di dedicarsi allo studio e alla cura dei tumori: dopo alcuni soggiorni all'estero (Inghilterra e Francia) entra all'Istituto Nazionale dei Tumori come volontario e ne diventa direttore generale nel 1975. Il nome di Veronesi è legato a contributi scientifici e culturali riconosciuti e apprezzati in tutto il Mondo. I contributi scientifici più rilevanti riguardano l'invenzione della chirurgia conservativa per la cura dei tumori mammari.

Carlo Riva

“Per molti anni felice a bordo delle mie barche ho visto albe e tramonti, oggi, con nostalgia, rivivo la mia grande corsa”.

l’uomo che ha fatto del design nautico italiano una leggenda: Carlo Riva. L’ingegnere con la passione dei motoscafi che ha ideato, disegnato e realizzato, tra gli anni Cinquanta e Settanta, le barche più ambite e ammirate del mondo. Tra i tanti modelli che hanno fatto la storia ci sono il Tritone, l’Ariston, il Corsaro, il Sebino e l’Aquarama, che è il più famoso di tutti.

Paolo Villaggio

“Con Fantozzi ho cercato di raccontare l'avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono fuori con onore, molti ci sono passati a vent'anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la maggior parte. Fantozzi è uno di questi.”

Attore, comico, scrittore, sceneggiatore e doppiatore italiano. Autore ed interprete di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca. Al percorso attoriale ha fatto eco quello di scrittore, iniziato proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e vari libri di carattere satirico.

Federico Faggin

“Sognavo di progettare aerei, così mi sono iscritto all'istituto tecnico: mio padre, prof. di filosofia, ci rimase male. Ma quella scuola mi ha permesso di realizzare il mio primo PC.”

Nato a Vicenza il primo dicembre 1941. Ha preso il diploma di perito industriale nel '60. Ha poi iniziato ad occuparsi di calcolatori alla Olivetti. Nel 1965 si è laureato in Fisica a Padova. Si è trasferito negli USA nel 1968. Ha inventato il MICROCHIP ed anche il TOUCHSCREEN.

Ingvar Kamprad

“Se pratico il lusso, non posso predicare il risparmio. E' una questione di buona leadership."

Il signor Ikea. L’uomo che partendo dalla sua Svezia ha rivoluzionato a livello globale, dall’Europa agli Stati Uniti, dai Paesi Arabi alla Cina il modo di arredare e abitare costruendo un impero da 190 mila dipendenti e quasi 40 miliardi di euro di fatturato, conduceva del resto una vita modesta e riservata.

Stephen Hawking

“Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi... Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire."

Un cosmologo, fisico, matematico e astrofisico britannico fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull'origine dell'universo.

Gillo Dorfles

“Oggi l'Italia non è più il Paese delle grandi industrie. Milano ha perduto la Falk, la Marelli. Si sono sviluppate moltissimo le industrie minori o il terziario. Proprio in questo settore, il terziario, oggi il design ha delle possibilità di sviluppo notevolissime."

Nato nel 1910, morto nel 2018, è stato un critico d'arte, pittore e filosofo italiano. Dopo la laurea in medicina , si avvicina alla pittura. Professore di estetica e uno dei fondatori del "Movimento per l'arte concreta". Teorico e critico d’arte rivoluzionario aveva sdoganato il «kitsch». Dagli anni 50 a oggi sono numerosissimi i riconoscimenti internazionali e le mostre a lui dedicate in tutto il mondo. Uno stile e un'eleganza immortale.

Maurizio Cheli

“Prima di essere pilota di aerei volevo essere il pilota della mia vita"

Astronauta e pilota collaudatore che, come primo italiano con la qualifica di Mission Specialist, ha partecipato alla missione spaziale STS-75 sulla Space Shuttle Columbia. È stato inoltre responsabile dello sviluppo operativo dell'Eurofighter Typhoon. Nel 2018, insieme a Marco Camandona, affronta la spedizione sull'Everest affermando:"Ci sono molti modi per raggiungere il cielo. Io l’ho fatto a bordo di uno Space Shuttle e pilotando aerei. Ora voglio farlo con le mie gambe, raggiungendo la vetta più alta del mondo con le mie gambe".

Giulio Alfieri

“Non bisogna mitizzare le persone."

Nato nel 1924 a Parma, Giulio Alfieri è stato uno dei più influenti ingegneri automobilistici italiani, grazie al suo ruolo di progettista per Maserati dal 1953 al 1975. Nell’azienda bolognese ha firmato capolavori come la Maserati 3500 e la Maserati Birdcage per poi distinguersi anche nel mondo del motociclismo, con la realizzazione della famosa Laverda 1000 V6. Si è spento a Modena nel 2002, lasciando dietro di sé un’eredità fatta di eleganza, umiltà, innovazione e stile: l’umanesimo italiano applicato ai motori.

Giorgetto Giugiaro

“Il design ha un ruolo fondamentale nel fare sì che gli oggetti siano sempre meno complessi e dunque perfettamente fruibili"

Designer di fama mondiale, nel 1999 è stato insignito del titolo di Car Designer del secolo: è Giorgetto Giugiaro. Nato nel 1938 a Garessio, Cuneo, nella sua lunga carriera ha dato vita ad automobili iconiche, che hanno lasciato traccia nell’immaginario collettivo: è il padre della DeLorean DMC-12, l’auto di Ritorno al Futuro, ma anche delle Golf, delle Panda e della Maserati Ghibli. Nel 2018, a 80 anni, ha firmato il design di un’auto elettrica a tiratura limitata, poi esposta al Salone di Ginevra. Testimone, ancora oggi, di un modo di lavorare e di creare colto e raffinato, tipico di un “signore del design”. Lo stile dell’automobile moderna, lo si deve a lui.

Ermanno Olmi

“Sono stato allievo per tutta la vita"

Tra i più grandi registi italiani del Novecento, Ermanno Olmi nasce a Bergamo nel 1931. Assunto come fattorino alla Edisonvolta, la sua passione per la cinepresa gli fa guadagnare la stima dei suoi datori di lavoro, per cui realizza i primi cortometraggi aziendali. I suoi film realisti, quasi veristi, mostrano il volto di un’Italia rurale e senza tempo, affascinante quanto malinconica. Nel 1978 vince la Palma d’Oro a Cannes con “l’Albero degli Zoccoli”, uno dei suoi film più innovativi, conosciuti e amati: la storia di una famiglia contadina bergamasca raccontata da una manciata di attori non professionisti, che recitavano esclusivamente in dialetto lombardo. Ermanno Olmi si spegne ad Asiago nel 2018, portando con sé un modo di fare cinema quotidiano, umano e sperimentale, ultimo bagliore di un neorealismo ormai perduto.

Paolo Ferrari

Attore di teatro, conduttore e doppiatore, Paolo Ferrari nasce a Bruxelles nel 1929. La sua notorietà è legata al piccolo schermo: è lui l’uomo del fustino Dash, che nella celebre pubblicità del Carosello proponeva, ad una casalinga entusiasta, di cambiare il suo detersivo con due di una marca qualsiasi. La sua frase “Più bianco non si può” resta uno degli slogan pubblicitari più riusciti e ricordati di sempre. Era l’epoca dell’emancipazione femminile, dell’Alfa Romeo Giulia GT e dei grandi sceneggiati RAI, di cui l’attore è stato un grande interprete. E così, per merito di una piccola scatola colorata, Paolo Ferrari è entrato nella cultura pop e nelle case di milioni di italiani. Ricordato e amato anche nel 2018, anno in cui si è spento a Roma, all’età di 89 anni.

Sergio Marchionne

“I leader, i grandi leader, sono persone che hanno una capacità fenomenale di disegnare e ridisegnare relazioni di collaborazione creativa all'interno dei loro team."

Amministratore delegato di FCA e dal 2014 presidente di Ferrari S.p.A, Sergio Marchionne è uno dei più noti e discussi dirigenti d’azienda italiani. Entrato in FIAT nel 2004, la sua impresa impossibile è quella di salvare e “dare nuova benzina” al simbolo industriale italiano per eccellenza, evitandone un “crash” finanziario apparentemente inevitabile. Frutto di scelte non sempre ben viste dai lavoratori italiani, il rilancio della FIAT non solo è possibile, ma è anche un successo. Nasce il gruppo FCA che, unendo due anime (quella italiana della FIAT e quella americana di Chrysler) parte a tavoletta conquistando il mercato internazionale e ricavi prima impensabili. Proprio così sarà ricordato Sergio Marchionne: un manager “dei due mondi”, con il coraggio e la determinazione di invertire la marcia e rendere FIAT grande ancora una volta. Anche se in modo diverso da ciò che tutti si aspettavano.

Mario Bellini

“Può essere più difficile disegnare una sedia – rimasta praticamente invariata da millenni – che un grattacielo o un’automobile, perché ha a che fare non banalmente con lo stare seduti, ma anche con la nostra visione del mondo"

Nato a Milano nel 1935, Mario Bellini inizia la sua attività di designer nel 1963, collaborando come consulente di disegno industriale per Olivetti, la Rinascente, Cassina e poi per altri brand mondiali, tra cui Vitra e Kartell. Fra gli architetti e designer più famosi al mondo, si è aggiudicato ben otto Compassi d’Oro ed è stato insignito di numerosi riconoscimenti internazionali. Oggi, 25 opere che portano la sua firma sono esposte nella collezione permanente al MOMA di New York. Ma il suo impegno non si esaurisce nel design: in qualità di architetto ha lasciato la sua impronta in tutto il mondo, dall’Ala Islamica del Louvre fino al Tokyo Design Center in Giappone, passando per l’allestimento di mostre d’arte in tutto il globo. Un decano dei designer italiani che nel 2018, a più di ottant’anni, continua a ideare, sperimentare, realizzare. Segno che la creatività, quando coltivata, fa sempre epoca.

Margherita Hack

“E' così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste.”

Margherita Hack nasce a Firenze nel 1922. Astrofisica, docente di astronomia e divulgatrice scientifica, è stata la prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico. Per il suo impegno civile e per i risultati raggiunti in un’Italia ancora profondamente maschilista, è diventata icona del femminismo e dell’anticonformismo. Si spegnerà a Trieste nel 2013, lasciando dietro di sé la luminosa testimonianza della sua passione per la curiosità, scientifica e non: l’unica forza che sa tenere l’uomo con gli occhi incollati alle stelle.

Rita Levi Montalcini

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”

Nata nel 1909 a Torino, Rita Levi Montalcini è stata fra le più note scienziate di sempre, unica donna italiana ad aver vinto un Premio Nobel scientifico. I suoi studi sul sistema nervoso sono stati fondamentali per lo sviluppo delle neuroscienze e ancora oggi, dopo la sua morte avvenuta nel 2012, sono alla base del trattamento di alcune patologie oculari. Non solo una grande scienziata, ma una grande donna: elegante quanto ribelle, sempre alla ricerca della propria libertà, lottò duramente per poter dedicare la propria vita alla ricerca, allora appannaggio maschile. Per i suoi meriti e per la sua tenacia è diventata portabandiera della lotta all’emancipazione femminile e alla parità dei sessi. Una donna d’altra epoca che non finirà mai di essere contemporanea.

Krizia

“Gli accostamenti più arditi riescono a far cantare i materiali e le forme.”

Amministratore delegato di FCA e dal 2014 presidente di Ferrari S.p.A, Sergio Marchionne è uno dei più noti e discussi dirigenti d’azienda italiani. Entrato in FIAT nel 2004, la sua impresa impossibile è quella di salvare e “dare nuova benzina” al simbolo industriale italiano per eccellenza, evitandone un “crash” finanziario apparentemente inevitabile. Frutto di scelte non sempre ben viste dai lavoratori italiani, il rilancio della FIAT non solo è possibile, ma è anche un successo. Nasce il gruppo FCA che, unendo due anime (quella italiana della FIAT e quella americana di Chrysler) parte a tavoletta conquistando il mercato internazionale e ricavi prima impensabili. Proprio così sarà ricordato Sergio Marchionne: un manager “dei due mondi”, con il coraggio e la determinazione di invertire la marcia e rendere FIAT grande ancora una volta. Anche se in modo diverso da ciò che tutti si aspettavano.

Palma Bucarelli

“Ho sempre saputo che i miei nemici hanno torto, ma ben vengano anche loro: fanno pubblicità.”

Nata nel 1910 a Roma, Palma Bucarelli è stata una delle più importanti direttrici di museo italiane. Storica e critica d’arte, fu a capo della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma fino al 1975. Qui dedicò vita e carriera a far conoscere l’arte italiana del Dopoguerra in tutto il mondo. Di una bellezza feroce e algida, s’impose in una società fortemente maschilista grazie alla sua forza d’animo, alle sue doti manageriali e al suo sangue freddo: durante i bombardamenti riuscì a salvare più di seicento opere dalla razzia nazista, portandole personalmente in auto per nasconderle a Castel Sant’Angelo. Da questo e altri aneddoti nasce il suo mito.

Ancora oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte (1998), la Galleria d’Arte Moderna da lei cresciuta e ampliata vive del suo stesso spirito aperto e all’avanguardia. La “signora di quadri” ha lasciato la sua firma inconfondibile.

Stan Lee

“Io non ho ispirazioni, solo idee. Idee e scadenze.”

Fumettista, editore, sceneggiatore, produttore, ma prima di tutto grande uomo di Marketing. Stan Lee è stata una delle icone pop del nostro tempo. Insieme ai disegnatori Steve Ditko e Jack Kirby ha dato vita ai supereroi più famosi della storia del fumetto, trasformando la Marvel, da piccola casa editrice, in un colosso mondiale dell’intrattenimento. Nato nel 1922 a New York, è per merito suo se, quando pensiamo alla Grande Mela, ce la immaginiamo pattugliata da un amichevole Spider-Man di quartiere, che si dondola tra i grattacieli sul filo di una ragnatela. Morto nel 2018 a 95 anni, Stan Lee ci lascia un intero mondo di storie impresse nella memoria. A partire da quella del supereroe con super-problemi, apparentemente indistruttibile, eppure più umano che mai. Un supereroe che amiamo perchè è un po’ dentro a tutti noi.

Alessandro Mendini

“I miei oggetti nascono dalle parole”

Tra i più celebri designer di tutti i tempi, Alessandro Mendini era definito come “l’uomo degli oggetti”. Nato a Milano nel 1931, ha influenzato il mondo del design a partire dagli anni ’70, collaborando per note “fabbriche di design”, tra cui Alessi, Kartell, Cartier e Swarovski, e dirigendo numerose riviste di architettura, come Domus, Casabella e Modo, di cui era anche fondatore. Vincitore di tre Compassi d’Oro, molti dei suoi lavori sono così famosi da essere diventati icona: ne sono un esempio la poltrona Proust e il cavatappi Anna G., realizzato per Alessi: uno dei prodotti simbolo della storica azienda Piemontese. Ma al di là dei suoi oggetti intramontabili, quello che resta dopo la sua morte, nel 2019, è la sua filosofia, che vedeva gli oggetti come compagni della nostra vita, strumenti da umanizzare e far sorridere con una creatività che non è moda. E per questo è senza tempo.

Andrea Camilleri

“Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.”

Tra gli artisti più conosciuti e amati d’Italia, Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925. Da giovane lavora nel mondo della televisione, come sceneggiatore e regista, per poi dedicarsi alla letteratura a tempo pieno. Esordisce nel 1978 con il romanzo Il corso delle cose, ma sarà nel 1994, con l’arrivo del Commissario Montalbano, che diventerà un autore-icona, letto non solo nello Stivale ma in tutto il mondo. Tanta ironia, un velo di malinconia, una paese siciliano inventato ma più italiano che mai (Vigàta), e un dialetto italo-siciliano sempre pungente e coinvolgente: ecco gli ingredienti del successo planetario di Montalbano. Ma Camilleri non è solo questo: autore di numerosi altri successi, dai racconti al romanzo storico, fino al saggio linguistico, è uno dei pensatori italiani più illustri: una voce culturale libera e inconfondibile, sia nel timbro che nel sarcasmo tipico di chi ci vede lungo.

Umberto Galimberti

“"Cultura”, non è solo un’educazione intellettuale, ma soprattutto educazione delle emozioni e quindi dei comportamenti.”

Filosofo, giornalista, divulgatore e psicoanalista, Umberto Galimberti è una figura di spicco nel panorama culturale italiano. Allievo del filosofo E. Severino e professore di antropologia culturale all’Università di Venezia, nel suo percorso di studi ha indagato lo spaesamento dell’uomo di oggi - che si sente solo un mezzo nell’universo dei mezzi - per orientarlo al recupero di una saggezza laica, su modello greco. L’obiettivo? Ritrovare il senso perduto di esistere.

Leonardo Da Vinci

Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.

Pittore, inventore, scultore, architetto, ingegnere, filosofo, musicista, anatomista pioniere. Leonardo Da Vinci è probabilmente l’italiano più famoso di tutti i tempi e uno dei grandi geni della storia umana. Le sue opere d’arte - tra cui la Gioconda - sono conosciute in tutto il mondo e richiamano visitatori da tutto il mondo. Nel ‘500 aveva già inventato l'elicottero, li paracadute, il carro armato, la muta da immersione. Un genio che, durante la sua vita, ha sempre trovato la curiosità di cambiare e di non lasciarsi limitare. Un vero esempio di Rigenerazione.

Gino Strada

“Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.”

Medico e filantropo, Gino Strada è fondatore della celebre ONG Emergency, da anni attiva nelle zone del mondo martoriate dai conflitti: Pakistan, Etiopia, Afghanistan, Bosnia... Con la sua associazione umanitaria si occupa da quasi trent'anni di riabilitare e curare le vittime di guerra e delle mine antiuomo. Un esempio da seguire per il suo coraggio di essere sempre in prima linea.

Guillermo Mordillo

“L’umorismo è la tenerezza della paura.”

Fumettista di fama internazionale, Guillermo Mordillo nasce in Argentina nel 1932. Dopo la laurea in illustrazione si trasferisce negli Stati Uniti dove lavora ai cartoni animati di Popeye per la Paramount. Trasferitosi a Parigi, il successo arriva negli anni ’70, grazie alla sue inconfondibili vignette senza parole, dove piccoli omini bianchi dal naso tondo e strambi animali colorati si dividevano lo spazio sul foglio tra situazioni surreali, tenere e vivaci, caratterizzate da un umorismo sottile e sempre elegante. Presenti ovunque, su puzzle, calendari, diari, biglietti d’auguri e libri, i suoi buffi personaggi gli valgono numerosi premi prestigiosi come lo Yellow Kid Award (1974) e il titolo di Cartoonista dell’anno al Salone Internazionale dell’Humour di Montréal (1977). Scomparso a giugno 2019, il fumettista Mordillo ci lascia il suo umorismo scoppiettante e un intero mondo colorato: un mondo muto ma che parlava una lingua che tutti conosciamo.

Gigi Proietti

“Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.”

Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, era considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano. È stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano.

David Sassoli

“Perché la gentilezza è gratuita, non attende nulla in cambio.”

Presidente del Parlamento Europeo. È stato un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano.

Tito Stagno

“Il senso della vita: comunicare.”

Storico giornalista della Rai, telecronista sportivo e conduttore televisivo italiano. Il suo nome rimane legato soprattutto per la telecronaca dello sbarco sulla luna, la sera del 20 luglio 1969.

Piero Angela

“La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande.”

Piero Angela, è il più amato e noto divulgatore scientifico italiano. E’ autore di innumerevoli programmi televisivi dedicati alla scienza, alla storia e all’economia, tra i quali Quark e Superquark.

Leonardo Del Vecchio

“È tempo di prendere i nostri rischi nella certezza che, in mancanza di questa evoluzione, saremo destinati a estinguerci”

Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica, oggi il più grande sistema distributivo del mondo dell’ottica. Nel 1986 è nominato Cavaliere del Lavoro. Orgoglio italiano nel mondo.

Eugenio Scalfari

“Il futuro è un tempo creato dai tuoi desideri e scorre tanto più veloce quanto più intenso è il tuo desiderare.”

Scalfari è stato il primo direttore-manager dell'editoria italiana, padre di due 'creature', L'Espresso e Repubblica, nate dal nulla ma che in pochi anni non solo hanno raggiunto i vertici della diffusione e lasciato un'impronta indelebile. I campi principali dell'analisi di Scalfari sono stati l'economia e la politica. Nominato Cavaliere di gran croce dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro mentre nel 1999 ha ricevuto una delle più prestigiose onorificenze della Repubblica francese diventando Cavaliere della Legion d'onore (successivamente è stato promosso ufficiale).

Amadeo Peter Giannini

“Il mondo si sta trasformando, noi dobbiamo capirlo e, se possibile, adeguarci alla modernità.”

Banchiere italiano visionario e gentiluomo, che nel 1904 fondò la Bank of Italy, poi Bank of America nel 1928.

Mauro Forghieri

“Enzo Ferrari dava ai suoi collaboratori la massima libertà, spronando sull'innovazione.”

Mauro Forghieri, ingegnere, progettista e direttore tecnico della Scuderia Ferrari. Fu scelto da Enzo Ferrari come capo del reparto corse di Maranello a soli 27 anni.Per primo, fece installare gli alettoni sulle vetture da corsa. Grazie alle sue intuizioni il Cavallino vinse 7 titoli costruttori.

Pelé

“Il più grande successo della mia vita non sono state le coppe o le medaglie, ma sapere di aver aiutato tanti ragazzi di strada che guardandomi hanno capito che lottando si può arrivare ovunque, perché nulla è impossibile se lo vuoi davvero”

Tra i più forti talenti nella storia del calcio. Dotato di un senso del gol fuori dal comune. La Fifa lo ha indicato come "miglior calciatore del secolo" a pari merito con Maradona.

Gianni Minà

“Questo mondo è un mondo nel quale chi ha voglia si può impegnare.”

Gianni Minà è stato un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano. Collaborò con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, realizzò centinaia di reportage per la Rai. Nel 2007 ricevette il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi.

Alessandro Manzoni

“La vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto”.

"Quel ramo del lago di Como..." "Sparse le trecce morbide..." “Ei fu. Siccome immobile”. "Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza!" Chi non ricorda almeno un passaggio delle sue opere? Del resto tra i suoi libri ci siamo passati tutti. I punti principali della sua poetica valgono benissimo anche per la comunicazione: il vero per oggetto, l'utile per scopo, l'interessante per mezzo...
Allora tutti a rileggere “I Promessi Sposi” il romanzo che ci ha donato la lingua nazionale.

Michela Murgia

“Fu il periodo della mia vita in cui imparai più cose senza dovermi confrontare con l’incubo di sbagliare e sentii che era quella, non la chimica tra pelle e occhi, la natura più autentica della seduzione a cui avrei sempre risposto.”

"Sono una scrittrice sarda, che non vuol dire semplicemente nata in Sardegna, perché c’è stato un punto nella mia vita in cui ho deciso che l’essere sarda determinava anche il mio essere scrittrice, donna, femminista, il mio essere al mondo"
Il modo che ha avuto di “essere al mondo”, con la Sardegna nel suo essere terra, patria o meglio matria, come preferiva lei, ma anche nel suo essere civiltà letteraria che conosce sé stessa e conosce quelle di fuori, del Continente, italiano ed europeo e non solo.

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